Pubblicato il 26/11/2009 17:19:35
In certi momenti riprendo in mano quel libro riposto nel cassetto tante volte, lo riapro e ricomincio la lettura. Mi lascio catturare e sento odori, voci e sentimenti passati ma presenti, sempre nuovi eppure antichi quanto il mondo. Attese, speranze, desideri, delusione e amarezza, abbandono. Piatti curati, attenzioni mancate, giornate noiose e lunghe con sfondi di natura colorata, a volte grigia. Domeniche diverse - lo sono ancora -calme, riposanti, senza affanni. E ancora zie, cugini, genitori, amici, quel che conta nella vita insomma, gli affetti veri. In questi momenti mi piace sognare, vivere storie di tempi lontani impressi in fogli spessi, rassicuranti e non raffinati. Una lettura senza fine, con un fine, che può durare un mese o più di un anno, dipende dai momenti, una lettura terapeutica la mia, di questo libro... naturalmente di Proust.
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