Fantasmi i miei sospiri
persi in un sogno antico che rivive
in mezzo al volo bianco dei gabbiani
al rauco grido che risuona in cielo
s'espande come un pianto che m'implora
ad un perdono che lei non capisce,
come preghiera palma a palma unisco
ma adesso instabili tremano le mani.
Fantasma è questo amore
che sussulta,
a tratti s'infiamma del vermiglio dei tramonti
a tratti candido riappare
come la neve stanca dei miei monti.
Candido fu e candido lo vissi
anche se misto a insana ipocrisia
libido e trasgressione ricamò
le notti di vera passione
con lei bendata a letto
ripiena di lussuria e perversione.
Perse la sua gioventù su madide lenzuola,
ma il profumo dei sensi ancor rivivo
vezzeggio ed accarezzo la sua pelle
il suo sudor detergo con le dita
ed il salato assaggio con la lingua
che scivola a carezzar le sue mammelle.
Tremori che riportano un passato
che cerco invano di dimenticare
come drogata, a volte,
sconvolta la sua immagine riappare.
Provo nel petto tanta tenerezza
…... m'ha regalato la sua giovinezza.
Sosto a Ristola, medito sul passato,
mentre sulla falesia antica
cerca ristoro il cuore mio malato.
Scivola l'onda,
e corre il mare a riabbracciare,
- “ritrova pace in cuor” - pare che dica.
Salvatore Armando Santoro
(Donnas 27.3.2018 – 9,40)
Nella mia foto: Punta Ristola di Leuca (il promontorio più a Sud d'Italia)