Pubblicato il 12/04/2020 20:03:07
L’ASSENZA
Si era amareggiata nel constatare come non avesse nessuna intenzione di rispondere ai suoi auguri, avendo scelto di macerarsi in una obliosa nolontà, oppure di chiudersi a riccio nella difesa della sua identità che, forse, aveva percepito attaccata . Sì, perché questa era l’ipotesi che Stella aveva fatto, considerando la sua ultima manifestazione di pensiero, che, probabilmente, aveva infastidito l'amica. Forse c’erano anche altri motivi che lei non conosceva, ma temeva che una delle cause del silenzio fosse riconducibile a quello che supponeva. Adesso le pesava esplicitarlo, e lo faceva perché, purtroppo, le sarebbe pesato di più tacere, anche se ciò non sarebbe andato a beneficio dei loro rapporti e magari l'amica l’avrebbe riaccusata di non comprenderla. Stella, però, intendeva rimarcare, e l’avrebbe fatto senza preamboli, che se uno si poneva come il difensore della verità, doveva accettare ciò che questo avrebbe comportato e anche quanto di destruens ne poteva derivare. Voleva dire che il maggior merito del suo intervento stava nell’intenzione di cercare le intese con i parenti, in una riflessione meditata, sofferta e condivisa, e intendeva che forse avrebbe dovuto essere più accogliente dell'io altrui. Era una cosa molto importante quella, che si era persa in quegli anni in cui si era andato sempre più affermando un individualismo divisivo da cui lei stessa non si considerava immune. Stella contava su quell'amicizia e, temendo di perderla, si era scoperta e si era resa disponibile, in tutta naturalezza, a smussare spigoli e aggirare angoli. Sapeva che, rivelandolo, la reazione dell' amica sarebbe stata: “Allora hai capito ben poco di me”, e avrebbe anche avuto ragione perché era così, l'altra voleva la verità, ma forse solo a volte o solo nelle intenzioni, poiché le critiche, ahimè, sono difficili da digerire per tutti, data l’ insormontabile fragilità umana. Ora, in tutta onestà, Stella accusava molta stanchezza. Non si sentiva più disponibile a cedere a quello che percepiva come un ricatto affettivo.
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