Pubblicato il 06/07/2010 18:47:00
E' questa la mia stanza, pareti silenziose, riflettono le ombre, rimbalzano le cose. Parlando con quel muro, eterno soliloquio, mi scivolano i giorni, ascolta il mio sproloquio.
Lepidi pensieri, mi scorron nella mente, di quel che ne rimane, il mondo è indifferente. Mi voglion far guarire, il Druido ed il Galeno, ma è medicina vana, or sono già allo stremo.
Un solo desiderio, mi è più pervicace, il glauco mio vestito, mi tolga l'uomo audace. Non devi aver paura, tu scimmia antropomorfa, tu credi me demente, conosco la tua solfa.
Chi proprio sia "normale", davvero non conosco, idee così geniali, che lascian chiaro al fosco. Spaventan le parole, che io ti sto scrivendo, ha vinto la mia gabbia, dagli occhi sto piovendo.
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