Pubblicato il 05/03/2018 00:49:32
Nella mia foto: Vicoli di Barge (CN) Cosa cerchi, Salvo, dove vai? Non sai neppure più il nome che hai, me lo vuoi dire, allora cosa fai? A caso giri come un vagabondo e quel che cerchi manco tu lo sai. Come rondine tarda a primavera volteggi sopra i tetti, sfiori muri cadenti, voli tra i vecchi vicoli d'un tempo, un volto giovanile ancora cerchi, t'attardi tra necrologi, vecchie foto sbiadite scruti, su volti sfioriti indaghi, pensi forse sia lei. Strizza il tuo cuore, batte in questo petto senza più speranza, nel nulla gli occhi affondi quel volto sembra un poco gli assomigli, neppure il nome suo più non ricordi; t'asciughi gli occhi e pensi sia la pioggia, in alto volgi il naso al campanile, come allora ancor batte le ore, brontola il Ghiandone che torrentizio scorre sfiora il vecchio castello, oggi abbrunito. Allora ti chiamava Salvatore, esile donna in cerca di speranza, una passione dopo non sbocciata una vita nuova non fiorita. Ma quell'affetto ancor oggi ricerco in questi vecchi volti ormai defunti, tra vecchie strade e muri decadenti, smarrito tra la pioggia ed i passanti, ai miei ricordi e al mio patire assenti. Salvatore Armando Santoro
(Barge 5.6.2017 – 10,32)
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