Pubblicato il 23/02/2018 23:06:40
Mi toglie sempre il fiato
Queste nostre ossa ancora in equilibrio questo sangue che scorre all'interno come fossimo intatte Venezia e la marea potesse rubarci ogni giorno la breve conquista dell'amonia.
Questa sequenza di gesti dormienti, questa cadenza di parole che solo tu pronunci, la cicatrice sul ginochio quando cadesti sul pietrisco in giardino, eri piccola, così piccola che l'estate sembrava più vasta di te e le rondini erano due volte le tue scarpe nere laccate.
Questo insieme di orme non combacianti sono le nostre tra molte miliardi, sono gli appunti lasciati segreti sul margine estremo della parola, sono l'uva passa dei ricordi che il merlo del tempo becchetta inspiegato.
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