Pubblicato il 22/05/2008
Plana il Dolor come sparvier dal monte che nell'aere volteggia ad osservar la preda intento.
Acuto e' l'occhio suo di sangue colorito e scruta ed il cerchio stringe e poi rallenta e ancor alto si eleva onde sferrar l'attacco.
A che giova fuggir se giu' al deserto non anfratto ritrovi ove parar te stesso.
E ancor lottar non giova che con l'artiglio suo strazio Ei farebbe delle ferite inferte.
Meglio adunque esser pronti il petto ed il cuore ad offrir al crudel rostro perche' piu' incruento e lesto possa il soccomber tuo sopravvenire.
Arma tua sola e' la speranza che il brando suo mortal colpo non sferri e che egli deluso da tenzon mancata ritorni disprezzandoti al suo dirupo.
E solo allor puoi dir che sulla Morte hai vinto.
Federico Cesareo
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