Si perdono frasi nelle ultime schiere di onde:
sulla spiaggia anche gli spettri si aggirano confusi
cercando affannati tra i conati del mare
il relitto con le ali disperso tra i flutti.
Sparlo ai gabbiani, li rintrono di rime
fingo libeccio perché qualcosa si smuova
o qualcuno, mentre la calma d’intorno svapora
ogni soffio vestito da vento.
Le mani si tendono in un vano ventaglio,
nelle labbra sfiorite dove il grano percola
smarrita s’intana la dracma d’oro e l’ora
imitando la fuga veloce del granchio.
Una voce inudita lacrima lamento,
assenza di tenerezze umane si fa paesaggio
e l’onda incurva la schiena e s’invola
nel grando mare d’inverno.
Se tutto va bene sarò respiro
nell’hara di un bimbo cresciutomi accanto,
sarà la sua mano a portarmi alla foce
come un sorriso giunto a destino.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Domenico Pelini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.