TRITTICO SUL CIBO
CENA (con ironia)
Ho bisogno
d'assaporarti come il sangue di Cristo
diventando la Maddalena dei nostri tempi.
Mi stendo sull'altare dell'ultima cena
per nutrire le membra dei peccatori.
Assaggiatemi
rinunciando all'ingresso nel noioso Eden.
ACQUA
Sgorga
dal pozzo della dimenticanza
per saziare le labbra invernali,
depura gli stagnanti sensi di colpa
che scorrono tra i ruscelli fatti di rughe.
Affonda qualsiasi dolore.
PANE (l'urlo del disoccupato)
Pretendo il pane quotidiano
come i piedi il suolo della fresca terra
eppur vietate i miei diritti
spingendomi nel baratro dei disperati.
Voi, seduti nei comodi uffici
abbuffati di tasse e di grasse imposte,
diventerete un giorno cibo per i vermi
e nessuno s'accorgerà della vostra mancanza.
Scarti dell'Universo.
(Izabella Teresa Kostka, 2017)
Tratto dal quadernetto poetico "La cena delle Effe" a cura di Roberto Marzano
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