Di un corpo buttato in un cono di luce
non sa che farsene il buio della coscienza,
piegata a uovo, abortendo ragioni,
non sapendo come scardinare la porta dei dubbi.
Un uomo che non sa amare è come perso nel mare
-marinaio senza bussola in giorni incolori-
ma è meglio stare soli comprimendo i pugni,
piuttosto che esplodere la rabbia
contro chi si pensa sia colpevole,
contro chi si crede sia nemica.
Un uomo solo, che chiude agli altri il suo guscio,
riflette nell'ombra che chiede risposte,
non sa amare ora, ma non sa neanche odiare.
Sa soffrire
e un po' sa anche morire.
16novembreduemila17
#taniascavolini
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