Il Molino
-Eminenza, Eminenza, stiamo per giungere! - sussurrò il monsignore all’orecchio del cardinale: costui distolse la sonnolenza procurata dal dondolio della carrozza e guardò il religioso che gli sedeva di fronte.
- Stiamo per entrare nel territorio della Massa - continuò monsignor Agucchio.
L’abate, nonché commendatario di S. Maria in Regola, scostò la tendina e sporse leggermente la testa all’esterno: si stropicciò gli occhi per riuscire a intravvedere il Torrione del Castello in lontananza.
Quindi si ritrasse, fissò monsignor Agucchio e proferì con tono lievemente caustico:
-Ah, finalmente! Finalmente riceveranno la bella notizia! Finalmente sapranno di aver ottenuto ciò che vogliono, questi massesi!
- Credo che le saranno davvero grati, Eminenza! - la voce del monsignore, come al solito, era rassicurante - sono tre anni che ci inviano le loro suppliche. Già avevano iniziato col duca Cesare...
- Eh, sì, me lo avete più volte ricordato. Tuttavia, devono avere ben chiaro che lo scolo delle acque è sempre stato un problema per questa comunità e la riattivazione del Molino non sarà priva delle sue conseguenze - il tono del cardinale Aldobrandini si era fatto più stridulo.
Si sentiva ancora leso nella concorrenza del suo Mulino di Bubano.
Scostò di nuovo le tendine del finestrino per respirare l’aria esterna.
- Andiamo pure ad assegnare la concessione. Speriamo almeno che questi massesi siano timorati e convertiti uomini di Dio, tanto più che hanno dedicato la loro chiesa e la loro città a un Santo come Paolo!
- Sono certo - rimarcò il monsignore, osservando il cappello rosso posto sulle ginocchia del cardinale - che la comunità di Massa, la Massa Sancti Pauli assegnata ai Lombardi, rifiorirà di energia nuova con la produzione del pane e inoltre l’abbazia di S. Maria in Regola potrà beneficiare annualmente di quelle 60 corbe di grano nel giorno della Beata Vergine Assunta.
-Un’opera di devozione, un’opera di devozione necessaria- commentò il cardinale.
E il reverendo monsignore aggiunse:
-La data del principio pare propizia: domani sarà il 3 ottobre del 1600. Ottobre è il mese della semina e anche noi andiamo a seminare.
- Ah, monsignor Agucchio, voi siete un fine diplomatico! È voi che devono ringraziare questi massesi se avranno il loro Molino!
Il cardinal Aldobrandini a volte riusciva ad essere spontaneo.
Intanto la carrozza, che aveva percorso via S. Paolo, stava per svoltare in via Tiglio per fermarsi nello spazio antistante il Castello del governatore.
La piazza era gremita di gente tenuta a freno dalla milizia.
In prima fila si erano disposti i membri più autorevoli dei due consigli cittadini accanto al duca Cybo e agli esponenti del clero locale.
Il sole era già piuttosto alto sulla linea dell’orizzonte quando il Cardinal Aldobrandini e Monsignor Agucchio si disposero per incontrare i notabili della Massa.
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