E' il filare
di germogli di stelle sul mio bucato
che mi rende sospettosa.
Che sia un sogno?
Ma l'aria è fresca e tersa
da resuscitare mosche e meteoriti.
Non vedo zimbelli,
solo cianfrusaglie rilucenti,
microscopici coleotteri
e briciole di bottiglie.
Mi abbraccio con colori proibiti.
Bacio lo specchio: vaniglia e lime.
Mi accarezzo le punte dei piedi:
petali dimenticati da Proserpina.
Non mi ero mai resa conto di quanto fossero
piccoli e proporzionati.
Sono minuscoli,
eppure hanno l'arduo compito
di sorreggermi,
di sostenere le ossa traballanti
e la mole delle mie carni.
Sembrano quelli di una bambina.
Ma forse è solo un sogno...
Alessandra Solina, inedita, diritti riservati
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