:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1502 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Nov 16 13:00:17 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Dal diario di una eterosessuale

di Lorena Turri
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 03/11/2009 21:29:20

Eccomi ancora qui, su questa pagina.
Pagina?
Che strano. Sai che non riesco a pensarti al femminile?
Allora è meglio dire: "Eccomi qui con te, caro foglio."
Così va meglio. Del resto, se sono qui è perché ho bisogno di stare un po’ col mio alter ego.
E il mio alter ego è sicuramente maschio.
Non essendoci un maschio nella mia vita, da qualche parte bisogna pure che me lo procuri! Dunque, caro foglio, sacrificati per me e lasciati macchiare di me.
Perché “alter ego”? Che domanda difficile! Perché tu puoi essere me e decidere per me, volendo.
Nel momento in cui io affido a te i miei pensieri, tu sei me e trattenendoli decidi ciò che io avrei deciso.
A pensarci bene anche Dio “maschio e femmina li creò” e certo è che Dio non fece le cose, così, a caso.
Ti piace quest’ultima allitterazione? La chiamano “figura retorica”. Molti dicono che è un’ampollosità, una ridondanza, una pura esteriorità priva di essenza. Ma “eirein”, la madre greca di “retorica”, significa “parlare” ed è proprio questa la nostra necessità: parlare. E la parola è il più bel dono che abbiamo ricevuto.
Parliamo.
E “figura”? Ah, sì, scusa, per poco dimenticavo la figura! “Figura” ha la sua radice in “fingere”, cioè “plasmare”.
Allora, non accontentiamoci di parlare solamente, ma spingiamoci oltre e plasmiamo parole.
Il fingitore è un plasmatore, uno che dà forma alle parole, le modella e le modula tali che non siano soltanto suoni o significanti generici.
Tu ed io non possiamo aver la pretesa di plasmare chissà quali parole sublimi ma ciò non esclude un tentativo.
Ecco perché “maschio e femmina li creò”! Perché dessero forma alla parola, insieme. Perché “in principio era il Verbo”, se ben ricordi.
E come avrebbero potuto farlo se non amandosi? Essere, cioè, l’uno l’altra e viceversa. Un tutt’uno. L’amore è unione, spirituale, mentale e fisica. L’amore è qualcosa di completo, di assoluto.
Capisci ora perché ti penso maschio?
E non è un caso, vedi, come anche certi elementi inventati dall’uomo abbiano preso il nome di “maschio e femmina”; hai presente, ad esempio, i bottoni automatici? Click!, e rimangono uniti, come fosse un eterno bacio.
(I bottoni automatici, però, non hanno sesso, o meglio, anche se lo avessero, non avrebbe nessuna rilevanza. Passami, foglio mio, questa precisazione).
In ogni caso io, personalmente, ti penso maschio, e desidero macchiarti di me.
Tutti i miei colori voglio siano tuoi, soprattutto quelli più tenui, che tu puoi comprendere.
Prendimi ad anima aperta, umida d’emozioni, eccitata di sensazioni.
Ti screzierò di lacrime e di rimmel, di sorrisi e di rossetto, di solitudine e di fard, di tristezza e di ombretto, di voglia e di profumo, di essenza e di apparenza.
Sarò io, tutta, su di te e tu, tutto di me.
E l’eco della nostra intesa sarà la sublimazione del Piacere.

Grazie di tutto lo spazio che mi dai,
ogni volta che voglio
perché sempre mi vuoi.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorena Turri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Lorena Turri, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Autobiografico stomp (Pubblicato il 14/08/2015 16:49:19 - visite: 1458) »

:: Paperino (Pubblicato il 10/09/2014 17:00:58 - visite: 1328) »

:: I tre porcellini - Tautogramma (Pubblicato il 09/09/2014 10:32:48 - visite: 1650) »

:: Storia fantagromedica - nonsense - (Pubblicato il 28/09/2012 21:28:01 - visite: 1891) »

:: Quella volta che... per disperazione (Pubblicato il 08/07/2012 12:39:39 - visite: 1718) »

:: Messaggiando sulla felicità (Pubblicato il 14/06/2012 01:00:39 - visite: 1751) »

:: Dove vanno a finire i pensieri (Pubblicato il 09/01/2012 13:08:41 - visite: 2590) »

:: Se non fosse stato per il mio cane... (Pubblicato il 03/01/2012 18:03:42 - visite: 1672) »

:: Da: Cronache fantastiche - Scienza e salute (Pubblicato il 24/09/2011 23:34:41 - visite: 1660) »

:: Quella volta che…(l’attesa) (Pubblicato il 09/03/2011 14:46:01 - visite: 1537) »