Pubblicato il 13/01/2018 07:19:48
Spiegare non so quel che neppure io comprendo. Avrei desiderato appartenere a questa vita almeno una volta sentirmi unito ad altri… così non è. Pulsa il cuore: condensa emozioni e palpiti nel loro apparire. Le ali son tarpate… volare via proprio, non potrei. Se usassi tutta la forza per respingere la gravità che mi trattiene a questa terra un inutile sforzo compierei. Definire non so come vivo… l’inspiegabile spesso assale ogni momento di un’esistenza vissuta nell’opposto. Dimora nelle molecole quella serenità che libero mi fa sentire in una dimensione ove solo i pensieri si muovono. Il corpo porta incisi i segni del vissuto: tristezza, incomprensione irragionevole rifiuto. Avverto dentro me un eretico antico sapendo che presto o tardi andrò al rogo attizzato dalle menti degli stolti. Mi cerco nel riflesso dei miei occhi… profondi come abissi donano l’immagine che dissolta appare come tristezza malcelata. Mi penso sbagliato segnato d’un fatale destino… marchiato e dimenticato non saprei cos’altro aspettarmi: un insolito essere in me dimora… cacciarlo dai piaceri dell’anima non posso: nero carbone e grigia cenere rimarrebbero in un mondo ove tutto si ignora.
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