Pubblicato il 24/12/2017 03:12:36
La tua voce ancora mi sconvolge, urlo rabbioso che dal cuore sale un buon pastore sa quello che dice che impreca a volte ed anche maledice. Ecco io sto con te, da miscredente, mi ci ritrovo e mite sto a sentire quella tua voce, quell'antico accento, che mi risveglia in cuore il mio Salento. Or c'è l'affanno per dirti San Tonino tu avresti in aria buttati i paramenti a te nulla fregava d'esser santo la mia rabbia è saperti in camposanto. No, Dio, non è un padre giusto a volte anche lui è disattento tra i sassi butta il seme suo migliore la bocca ha chiuso al vero suo pastore. Ma voce chiama voce e si diffonde anche se sta dormendo tra i cipressi alta e sublime echeggia la parola, parla di pace e tanto in alto vola. (Boccheggiano 6.9.2017 – 15,13)
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