Quando per dir, balbetterai da sciocca
e penserai da vecchia rimbambita,
un ripasso farai della tua vita
mentre salmodierai una filastrocca.
Nell'orto sboccerà una violaciocca
ma avrai la schiena rigida e contrita
la pelle secca e tutta raggrinzita
e i denti finti balleranno in bocca.
Raccogliere quel fiore non potrai
che ancor rifiorirà nel tuo giardino
tra cento rose rosse sui rosai.
Forse ricorderai di un burattino
che a te lui raccontò tutti i suoi guai
e tu stringevi lieta a te vicino.
Raccogliesti le lacrime sue amare
ma non capivi il tanto suo penare.
Tu gli dicevi:- “Goditi il mio amore
ora c'è gioia scaccia via il dolore”-.
Lui ripeteva:- “Un dì ricorderai
anche se presto mi abbandonerai”.
Il tempo andò: ma oggi è alla tua porta
ma penso adesso hai la memoria corta.
Meglio non ricordare quell'affetto
che forse Dio ha più volte maledetto.
Anche se al buio andai tra tanta gente
fosti per me una stella risplendente.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 13.12.2017 – 1,41)
- Sonetto ritornellato
Il dipinto “Notte stellata” è di Vincent Van Gogh
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