Pubblicato il 08/12/2017 15:38:53
Cielo mesto, nell'ora del tramonto... Qui, sulla riva, mi ritrovo in pianto; lascerò il mare... Che malinconia... Dille che l'amo e che la penso tanto. Là, sulla loggia noi danzammo; fu come un sogno. Se ritorna la bimba del sogno, coi capelli sfuggenti sul mare, dille cielo, che sempre l'amai, dille, vento che penso al ritorno. O cielo mesto, nell'ora del tramonto posi la mano timida al mio cuore, senza parole. E lei mi intese: dunque, professore, perché non parli? Perché non dite nulla? O mia fanciulla... No, non amareggiarti del cuore che non tace. Presto, ritorno. O cielo mesto, fammi una promessa: dalle, quel sole della giovinezza, dalle il mio bacio, l'intima certezza, risplendano i suoi occhi, ancor più belli. *L'autrice immagina che a parlare sia Giovanni Pascoli. *
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