Pubblicato il 04/12/2017 16:09:15
Amo il silenzio delle cose ferme,
il loro parlare nella forma
della loro immobilita’ contenuta.
Un albero statico
che trattiene le foglie frementi
o le ali dei passeri
sui rami piu’ bassi
fermi e pronti a spiccare il volo,
e’ un quadro dipinto
contro il cielo della mia infanzia
quando nascondevo il rumore
dentro scatole di latta colorate
e le legavo strette per non farlo scappare.
Ormai la mia casa silenziosa
e’ piena di polvere che parla
di giorni passati, di vasi di rose
che profumavano l’aria,
tende bianche e tazze da te
che timidamente tintinnano piano.
Silenzioso il mio letto
mi abbraccia ogni notte
cullandomi piano,
dietro i vetri opachi di fiato
la luna ondeggia qua e la’
come la fiamma di una candela,
il gatto sbadiglia annoiato e assonnato,
ascolta ad occhi chiusi
i miei silenzi e saggiamente
non risponde
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