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(altri rilievi, non prove)

di Federico Federici
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Pubblicato il 04/12/2017 15:38:44

Che parola mise sulle tracce,

o che parole erano le tracce?

Chi parlò,

                senza coprirsi di silenzio?

Le radici, i fili, i rami,

dure dita di insepolti,

non trattengono le frane.

Non ha ossa il bosco.

Non c'è luogo nel paesaggio,

strada o varco: solo buchi

nella polvere dei gechi,

solo fischi dietro ortiche

e sterpi: aria o serpi?

Ogni tanto a una spari,

per vedere se sia viva

o ha forma, se esca fuoco

o sangue. Mentre salta

ancora da quel colpo colta

in testa, pensi: siamo tutti

serpi? 

 

Testo estratto dal libro

Mrogn, Zona Editrice 2017

ISBN: 978-8864387024

Premio Elio Pagliarani 2016

 

Dalla premessa al libro: 

 

 

Indagini e sopralluoghi sono stati condotti lungo il sentiero delle Terre Alte, nei pressi del colle Mrogn, nei giorni della Candelora dell'anno *.

 

Non è stato possibile giungere oltre l'evidenza dei fatti.

 

I reperti (pezzi di roccia, cortecce incise, piume, peluria e schegge d'osso), i rilievi (foto, tracciati, filmati), il sonoro (spifferi d'aria, fischi di serpi, legna spaccata e parlate in dialetto) sono oggi archiviati al museo contadino di *. Qualcuno ogni tanto li studia.

 

La gente del luogo, arrivando l'inverno, ha paura.

 

L'uomo è sepolto nel bosco. Il bosco nell'uomo.

 

Mrogn, 7 ottobre 2012

 


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