Pubblicato il 01/12/2017 16:05:45
È che tutto incendia e tradisce
E l'uomo nel buio aspetta tace e continua a fissare. Indossa un cappello. Veste un sorriso da squalo. Ha disegnato liquori e veleni negli occhi neri neri
E infilarmi una mano dietro agli occhi e giù per la gola strappare per me da me le cose che dovrei avere toccare con mano viva Cuore Cervello Ossa Budella Anima Prendere ciò che è mio macellandomi vedere flebile luce d'ottuso sogno al fondo foglie sanguigne d'autunno così sanguigne d'esser fiume a ricoprir la strada
E l'uomo nel buio aspetta fissa e tace e veleno e corrotta seduzione e prende a mano viva guinzagli stelle morte cavezze di cieli avvizziti e freddi impugna braci che sciolgono nervi Legamenti Giunture
Padre Padre Padre...
L'uomo nero nel buio aspetta nella sua bombetta sarcastica fissa con occhi disegnati e, appena, una lacrima lo vela di buio più buio del tosco
Conoscevo allora, infante modesto, un giovane paggetto si rotolava tra le cosce amava patria Lume Bucoliche Gioventù E della sua età diceva esser morbida come erba al pascolo o mobile vento di terra quando il mare cala l'ombre sulle dune nei palloni dimenticati. E quel paggetto morì di suadente morte giocando a carte.
E l'uomo nel buio aspetta adulto forte morde con dente da squalo parla parla adesso di parola terribile e giocosa e carcasse putrefatte ai suoi piedi trucioli di canto scordati da ruderi di ieri o macerie di domani. Parla Parla adesso e vorrei nuotare come l'uomo nel buio nuota essere la metà almeno affascinare come esso affascina e farmi trascinare nel buio, scricciolo ignobile, Me, moderatamente sobrio, dove colli rotti rimano col rimanente nulla.
E, ohimè, la notte m'abbandona vorrei vomitare il blu sirena sparire nei sentieri rossi dell'uomo dentro al buio, una sciarpa al collo a dondolare dai rami in giorni d'inverno Lacrime E cappelli.
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