Pubblicato il 30/10/2017 19:33:13
Dove sei ora? Nel taglio netto dell’onda che buia si congiunge alla riva notturna? Nel movimento lieve dei fiori di uno spartitraffico cittadino mi pare di avere percepito la tua presenza. Dove l’eco della tua voce è andata a infrangersi e quale angolo d’esistenza -di possibile/ inimmaginabile esistenza- rischiarano i tuoi occhi… Dov’è (è qui, ne sono certa, nel soffio caldo di questa tua ultima estate) la forza tenera della mano che a lungo, fino all’explicit doloroso, è stata approdo e partenza nido riparo invocazione, infine.
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