Pubblicato il 28/10/2017 23:03:43
Mi attardo nelle braccia della sera, l'incanto del mistero suo mi rapisce.
Amo vegliar la luna e le sue stelle, come si può vegliare un bimbo in culla.
Là fuori v'è la notte che sorveglia e se una stella dorme ancora, accende al capezzale suo la luna perché col suo chiarore si risvegli.
Alacremente, la notte lavora per non permettere all'aurora di raggiungerla ancor prima d’avere ricamato tutto il cielo, per regalarmi la sua coperta blu, trapunta d'oro, in cui potermi avvolgere e sognare.
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