Pubblicato il 23/09/2017 14:44:08
Da sempre mi stupisce la molteplicità di forme del dolore e fino nell’intimo mi offende, senza fiato mi lascia come quando nei sogni precipitiamo da vertiginose altezze. Da sempre, però, mi conforta ciò che è bello al mondo: l’aria tersa, cristallo prossimo a spezzarsi, dei cieli invernali; la vampa della vite americana che incendia un vecchio muro; il sole che filtra fra le foglie del bosco; le brume sfilacciate sospese a mezz’aria fra i pioppi nella malinconia di un mattino settentrionale e il sentore di primavera /improvviso precoce/ nei pomeriggi ancora freddi di marzo... ...il rumore del mare nel silenzio notturno un attimo prima che il sonno mi vinca.
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