SOLO UN NOME
Di tutti i ricordi che ha, quello che le si staglia più nitido e impellente nella memoria è la serata all’Alighieri.
Vi si era recata con tre amiche: avevano preso posto in un palchetto.
Lui era arrivato in ritardo, in compagnia di un’altra.Si erano accomodati in platea. Lei si era sporta per salutarlo. Lui aveva alzato la mano. Era pensieroso, sembrava assente.
La compagna si era tolta il soprabito pesante e mostrava i capelli raccolti in cima alla testa che fuoriusciva dal colletto in pizzo di una camicia nera con le ruche.
Dal modo di fare sembrava che lo prendesse bonariamente in giro.
Livia aveva smesso di pensare al “Rinaldo”.La presenza di lui annullava tutto il resto. Le amiche negli intervalli commentavano sulla stagione lirica all’Alighieri. Lei accarezzava con la mano sinistra il velluto rosso del parapetto, tenendo d’occhio il movimento delle due teste in platea.
Soppesava la confidenza con cui Eleonora si rivolgeva a Michele.
Si interrogava sui tempi che avevano dato avvio all’inattesa relazione. Le erano sfuggiti assieme a tutta la loro dinamica.
Le era sembrato di cogliere interesse per lei quando era iniziato il dialogo. E adesso, invece?
Di fronte all’altra, che percepiva sofisticata e conscia di sé, si sentiva più piccola.
Michele era sogno, follia addomesticata, energia trascinante. E poi eleganza di modi e pensieri.
Livia ne subiva il fascino e il fatto che fosse in compagnia dell’altra lo rendeva oggetto di incontrollabile desiderio.
Che la sua fosse la solita strategia?
Non aveva elementi per darsi risposta. Sapeva solo che, quella sera, non riusciva a seguire con partecipazione le vicende di Almirena e Armida, anche se la musica di Haendel era coinvolgente.
Finito lo spettacolo, lei aveva abbandonato abbastanza in fretta il teatro assieme alle amiche mentre i due erano rimasti in platea.
Con le altre aveva percorso diverse vie, prima di ritornare a casa.
Si era sentita sospesa.
Alla fine della giornata, lui le aveva mandato un messaggio: diceva di aver vagato un po’ per la città, respirandone l’umido e l’atmosfera, e in quelle note a lei era sembrato di ritrovare soltanto il riferimento a sé stessa.
Oggi questo è il ricordo di Michele cui è più legata .
Oggi che le trame di ieri si sono sciolte, oggi che Eleonora è un’ombra dileguata in fretta e Michele è solo un nome.
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