Pubblicato il 02/06/2010 10:04:40
Voglio uscire dal mio corpo.
Da queste labbra color mattone che accolgono del mondo i frutti e rendono in parole dei frutti il senso. Sciogliermi dall’intreccio delle mani divenute nella percezione di una carezza sapienti palpiti sotto ruvide vesti. Sfilarmi via la bianca scorza, limite ondulato tra dentro e fuori, d’impulsi cosmici conchiglia serrata. Esalare dai seducenti odori di smerigliate contraddizioni e dai profumi acri del disfacimento ché a nulla serve posar occhiali sul naso e fiutare sentori di bontà. Sgusciare dalle orecchie che al di là del homo faber di note fanno concerti di verità consacrata all’unisono poetico. Guizzare dallo sguardo annebbiato nell’inganno dell’apparenza che in pianto e in riso più non discerne del creato purezze senza tempo.
Voglio uscire dal mio corpo che del Tutto è parte solamente.
Voglio essere specchio giovane nell’ora del suo compimento e farmi metafora di luce, sentimento di sentimenti fuori dalla macchina dei pensieri e battito d’ali celesti oltre i ritmi scanditi dall’operaio dell’amore. Voglio essere Anima.
Nota: Riflessione poetica scritta anni fa dopo aver letto "Il senso del corpo" di Fausto Gianfranceschi" - Rusconi
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorena Turri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|