Pubblicato il 09/11/2018 15:50:04
RICORDI SOTTO LA NEVE
Lenta la neve… La bianca coltre si è distesa sui prati, sugli alberi , sulle case. Ha scolpito il paesaggio in nuove forme di morbido candore. I nivei fiocchi, volteggianti nell’aria, ti sorprendono bambina dietro i vetri della finestra a occhi e bocca spalancati. Pacifico spettacolo. Sprofondi in sopori fanciulleschi nella magica attesa del Natale. Fiocca, fiocca, fiocca… Ti senti la faccia arrossata dalla fiamma del camino. Tua madre ha messo sul fuoco il ceppo più grosso, perché fuori nevica. Gli scalfarotti di lana, sferruzzati dalla nonna con ostinata caparbietà, nonostante il tremolìo alle mani, pizzicano sulla pelle delicata dei piedi, ma hanno lo stesso colore rosa dei lecca lecca, che compri in estate e vai a gustare sulla ghiaia del torrente, sotto il sole che acceca. Lo zio ti ha insegnato a preparare il presepio. Ceppi di legna per le montagne, muschio, sassolini bianchi, carta blu stellata e la scatola del panettone dell’anno prima per la capanna di Gesù Bambino. Fiocca, fiocca, fiocca. Chiudi gli occhi e vedi Rodolfo d’Asburgo e Maria Vetzera a Mayerling, nella scena finale del film o la slitta di Jurij Zivago con Lara, lungo una distesa innevata degli Urali .Ti senti travolgere, come spesso ti capita ancora, dal fascino un po’ insidioso dei grandi amori infelici, prima che una benefica nostalgia ti rimandi improvvisamente alle orecchie la canzoncina dell’Antoniano. Popoff, il cosacco dello zar, sprofonda e rotola nella neve per raggiungere il fiume Don, mentre i commilitoni, baffi e stivali congelati, marciano impassibili al ritmo accelerato della musica. Domani la maestra ti chiederà di recitare a memoria la poesia di Pascoli: quella del bimbo che piange nella culla e poi, consolato dalla nonna, si riaddormenta con il ditino in bocca, mentre fuori la neve cade lenta. E alla vigilia di Natale balbetterai davanti al prete: “Sopra un po’ di paglia c’è un Bimbo che vagisce”… Fiocca, fiocca, fiocca. Adesso i pochi veicoli per strada procedono adagio e si va a piedi sotto l’ombrello. Lungo i vialetti uomini e donne , giovani e anziani, spalano. Un po’ di sano esercizio fisico e chiacchiere cristalline accendono il buonumore nel comune disagio. Se continua a nevicare, Michele avrà tanti giorni per costruire il pupazzo e scivolare con lo slittino lungo la discesa dietro casa, senza che tu lo accompagni in macchina e in funivia alla volta di qualche pista. Guardi ancora oltre i vetri il bianco luminescente dei tetti e dei prati . E’ sempre nei tuoi occhi mentre sbrighi le faccende domestiche. Pensi ai doni, ai pacchi colorati, alla magia dell’albero illuminato che piace tanto a Michele . Ci saranno la messa di mezzanotte, le tavolate con i parenti, il rinnovarsi di propositi e auguri. Lenta la neve… fiocca, fiocca, fiocca.
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