Desiderio mio che batti i marciapiedi
all’avanzar dei giorni e poi degli anni…
Era insensata quella ricerca del suo arco di ciglia
del ricordo del suo respiro
Nuova domenica abbruciata in polvere
quieta disperazione
Anche questa è una poesia d’amore
malgrado tutto
è uno sguardo piegato all’indentro
allucinazione notturna fra bicchieri di vino
per dialogo tra amici
le bestemmie soppesate con cura
? Qual senso all’occhio per i campi
alla brina sui campi
quando poi bastano la mia stanza
la mia ombra sul muro
per rimandarmi a lei
Mi aggrappo all’eco del suo passo
della sua grazia nel darsi
a dispetto dei suoi giorni e dei suoi anni…
Le preghiere d’estate sublimanti al sole
Falsi notturni sospiri
portano scricchiolii alla spiaggia
un sogno in fuga
va a calpestar conchiglie e le frammenta via
lunghe grida di gabbiani
pensose
nel rauco mattino insicuro
a coprire ombre di risacca rappresa
(tratta dalla raccolta autopubblicata
"Sorridere con gli occhi")
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