Pubblicato il 29/04/2017 16:26:31
Discorso di un vecchio castagno
Venite a cercarmi la domenica nel frumento dei cieli più tersi per sedervi sotto il conclave dei rami gonfiati dal sole.
Venite a elemosinare un torsolo d’ombra quando l’estate rapina il torace di refoli alpini.
Spesso chiedete alle dense radici il segreto della durata e a lungo restate a frugare nel tronco come biblisti assorti nel Libro. Forse bramate una frase casuale che sappia saldare il vostro labiale all’antico alfabeto della natura, ma esitate a farvi rapire dal salto in alto dei rami. Eppure sulle mie mani i passerotti si posano in volo e sulle crepe della corteccia il vento raschia la sua risata. Forse per questo davvero venite, per questo profondo dolore d’amore che unisce le foglie al magma esplosivo,
per la mossa di un’ala che scuote la chioma e lega il mortale a un’altra attenzione.
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