Pubblicato il 14/04/2017 19:45:55
Nella penombra assidua di sommesse voci un rocchetto avvolgeva figure di gesti… e un violino si doleva senza posa
d'un perduto diletto prediletto!
Era la camera delle sarte laboriose, estenuate donne premurose, dove, tediato o trascurato,
cercavo il bisbiglio degli enigmi.
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