Gli organi dell'udito di alcuni scorpioni del deserto sono costituiti da una fessura a ciascuna zampa. Ad ogni spostamento di animale attorno i granelli di sabbia si insinuano in queste fessure, urtando piccoli peli al loro interno; e permettono allo scorpione - sulla base della posizione e del numero delle zampe interessate - di calcolare distanza e direzione di quel movimento.
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Anche sulla nostra cute
affiorano ormai fessure e fessure
al nostro sedersi con grazia
apparendo lo sdraiarsi cosa fuori luogo
pur nei pochi momenti di riposo
sottopelle s'insinuano polvere di cose
suoni banali
immagini TVcolor
gli echi delle stragi di Stato
senza che alcuno vi presti più caso
E' l'abitudine
che ci fa scivolar via
sulle gravi pareti immani dell'indifferenza
sbiego lo sguardo
alla ricerca d'un improbabile sole
E' l'abitudine
che ci fa aggrappare ai granelli di sabbia
nell'intimità di ogni nostro deserto
e ci rende impassibili
al volteggio terminale d'una foglia
E' l'abitudine
che ci presta quieti
allo stivale che trasparente ci schiaccia
(tratta dalla raccolta "Il filo continuo",
autopubblicata a Polesella (RO) nel 1998)
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