Pubblicato il 03/07/2018 14:27:31
I Esistono creature che già alla nascita portano un marchio d’infamia e non è possibile modificare la loro natura. Io sarei una di quelle creature, anzi la peggiore a sentire il professor Albert von Geister. Conobbi Albert (d’ora in poi userò il nome) durante una sua lezione sullo spiritismo. Una donna disse di aver parlato con il figlio morto. Io feci notare che le sedute spiritiche si svolgevano al buio e senza alcun controllo scientifico. Finita la lezione mi avvicinai ad Albert per esprimergli il mio parere: lui precisò di essere uno psicanalista ma di interessarsi anche di materie non convenzionali, ad esempio la grafologia. “Ah,” esclamai “alcuni anni fa consultai il manuale di padre Moretti.” “E io ho seguito i corsi di un suo allievo: lei si è mai sottoposto a un esame grafologico?” “Sì, una volta, scrissi alla rubrica di un periodico.” “E che risposta ne ha avuto?” “Che i miei ideali sono elevati, ma oscuri legami mi impediscono di essere spontaneo.” Albert sembrò perplesso, poi riprese: “Forse le piacerebbe sapere quali sono questi oscuri legami: se viene a trovarmi le farò io un esame come si deve.” Gli feci presente che vivevo di una modesta pensione e non avevo denaro per cose superflue. “Ma sarà a titolo gratuito, mi incuriosisce quella risposta: le può andar bene venerdì pomeriggio verso le cinque?” Accennai di sì, allora lui mi porse un cartoncino con la raccomandazione di portare un mio scritto recente e dopo un cenno di saluto se ne andò. Guardai il biglietto da visita: nelle due righe superiori Albert L. von Geister | Harvard University, al centro una specie di simbolo nazista, e in fondo via Capitello 18. Mi pentii di aver acconsentito, ma non c’era un numero telefonico e io per principio mantengo fede alle promesse, perciò decisi di recarmi all’appuntamento.
(continua)
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