Si prendono per mano
lungo i cortili del cielo,
dimenticando la morte
con gioia si abbracciano
nel girotondo della sorte.
Sono bambini, padri e madri
di terre desolate e sventrate,
dei ruderi-fantasmi delle città
senza più il rumore della vita.
senza il tempo a ritmo scandito.
Si ritrovano ora per l’eternità,
senza più sonno, né fame, né sete,
senza il suono di parole dolci.
Girano con calma portando le croci
della loro sventurata realtà.
15 dicembre 2016
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