È una guerra
dove il sangue non è finto
di una fiction senza equivoci,
dove il padrone sbrana i deboli
e della polpa del popolo
mai si sporca la camicia.
In questo circo di buffoni
l’artista al semaforo rosso
è il più serio di tutti,
mentre sorride per finta
s’inventa sulla strada la vita.
Come su un palco di teatro
una capriola et voilà,
giocoliere con le speranze attese,
giocoliere della realtà..
...e poi tende il cilindro
ad automobilisti impazienti,
trasformando i loro ghigni
in sorrisi a metà,
anche loro travestiti,
sotto il trucco, solo perdenti.
E’ una guerra tra poveri
che s’inventano la vita
e sorridono poi dentro
per non troppo morire.
Tania Scavolini 13novembre2016
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