Pubblicato il 27/04/2018 11:22:14
“Non lasciarti sgomentare dagli addii. Un addio è necessario prima che ci si possa ritrovare. E il ritrovarsi, dopo momenti o esistenze, è certo per coloro che sono amici” (Richard Bach)
SILVIA
“Silvia!” la collega di lettere la rincorre, battendo le suole dei sandali sull’ impiantito grigio antracite dell’atrio. Lei si volge a guardare l’altra che cammina affannata, agitando un pacco di fogli con le bozze del nuovo libretto di valutazione. Silvia si ferma a un passo dalla vetrata e torce il busto e la testa, aspettando che la collega la raggiunga. “Silvia” ripete quella “hanno apportato le modifiche necessarie. Se vuoi ricontrollare prima che venga dato alle stampe…” “Ma… il prossimo anno saremo solo on line! A che servono ormai le scartoffie?” risponde Silvia aprendo di poco le labbra. Ha detto saremo. “Sì, ma da’ un’occhiata ugualmente al cartaceo. Questione di sicurezze e… di fisicità! E’ difficile liberarsene, sai…?” insiste la collega di lettere facendo gli occhi tondi, a palla. “Darò un’occhiata…” annuisce Silvia, arrendevole, afferrando il plico. Il polo informatico è già stato messo sotto chiave, data l’ora tarda a ridosso del meriggio. Vi si rintroduce paziente. Siede a una postazione. Accende il PC. Apre il file. Fa scorrere le schermate. Si tratta di eliminare qualche spazio o crearne altri. Cambiare diciture, aggiungere nel calendario- vacanze la festa del patrono. Operazioni semplicissime di fine anno scolastico e ormai di fine rapporto con la scuola. Affidate da anni a lei. Meticolosa insegnante di matematica, sempre attenta a non dar nulla per scontato, a ideare verifiche e prove d’esame ben scandite in termini di difficoltà e di originalità. Ad arricchire la didattica con proposte che esulano dal curricolo. Tra le altre, ha fatto costruire un libro cartonato con pagine manoscritte alla maniera dei monaci. Ha realizzato erbari meravigliosi da far invidia ai cistercensi di Piona. Cancella. Invio. Modifica. Tabella. Copia. Incolla. Infine Salva. Ogni procedura deve essere conclusa pigiando quel pulsante. Salva… Quella parola conferisce una impronta di umanità, alla terribile freddezza del comando elettronico, pensa Silvia, mentre estrae il mazzo di chiavi dalla sacca floscia, aspettando i tempi di arresto . L’automobile, parcheggiata sotto il sole a picco, non può che offrire asfissia cui pone rimedio, dopo un paio di minuti, attivando il climatizzatore. Tempo da record, conquista di sofisticate tecnologie. Il fuoristrada con le sue lamiere roventi rotola veloce verso casa. Imbocca la via attraverso il centro, supera il semaforo, rallenta davanti alla villa, sosta, attende che i battenti del cancello telecomandato si aprano. Svolta. Le colonne affusolate del portico, la facciata elegante e vetusta, testimone di un tempo mai trascorso, allungano le braccia verso di lei. Gli usignoli cinguettanti sui pini, l’ombrosità degli alberi offrono un refrigerio naturale che Silvia percepisce in pieno. Intensamente. L’attimo si amplifica. Diviene durata. Si contrappone a tanti anni passati a impostare tabelle, resettare, ordinare, pianificare. Correggere compiti, classificare, valutare. Anni che adesso sembrano raccogliersi leggeri in una mano. Scende dal mezzo, poggia i piedi sulla ghiaia del vialetto e pensa che la sua essenza sia lì. Davanti a lei. Chiara ed evidente nel suo rivelarsi. Pensa che d’ora in poi le piacerà stare a osservare la vegetazione rigogliosa, che sempre sorprende l’occhio. Lo sgocciolare degli abeti e dei larici dopo la pioggia. Il volo alto degli uccelli. Non raccoglierà tarassaco e consolida per costruire erbari. Non controllerà la produzione di clorofilla nelle pianticelle nascoste sotto i cespugli. Curerà ortensie e rododendri, ascolterà il frusciare delle foglie mosse dal vento, camminerà a piedi nudi sull’erba. Perché desidera essere soltanto una libera, semplice creatura. Nella semplicità di questo luogo, nel suo spazio. Lei. Silvia.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Teresa Cassani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|