Pubblicato il 15/11/2016 16:14:20
Sulle mie ossa stanche,
dove poggiano rigidi inverni
vibra un canto silenzioso,
una tacita richiesta tra le labbra
che s'alza lieve come un fil di fumo
verso un soffitto aperto verso il cielo.
Non sara' l'inferno e neanche il paradiso
che accogliera' nella sua casa
questa mia preghiera
- il fuoco e' dentro me e la luna puo' aspettare -
sara' forse una stella
o un viandante solitario
o forse ancora un vento di speranza,
che ancora sopravvive
in questa terra derelitta.
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