Pubblicato il 20/10/2016 17:23:11
Proteso sul magma del gorgo -mostri irsuti di spine spalancano fauci, crudeli gli occhi - annaspa in bilico cercando un appoggio non vuole cadere sarebbe per sempre perduto -ma irresistibilmente è attratto- chiede di Dio chiede forza per vivere guarda in alto al cielo di pece … e scopre le stelle -pulsanti, gioiose- mai viste prima… Ormai è troppo tardi l’abisso lo chiama -agita le braccia brancolando- ma ecco nel buio incontra una mano è quella d’amore -solida e calda- gli offre l’appoggio lo afferra, lo salva, lo porta nel sole.
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