Pubblicato il 15/05/2022 11:30:29
O JARDIM
O jardim está brilhante e florido, Sobre as ervas, entre as folhagens, O vento passa, sonhador e distraído, Peregrino de mil romagens.
É Maio ácido e multicolor, Devorado pelo próprio ardor, Que nesta clara tarde de cristal Avança pelos caminhos Até os fantásticos desalinhos Do meu bem e do meu mal.
E no seu bailado levada Pelo jardim deliro e divago, Ora espreitando debruçada Os jardins do fundo do lago, Ora perdendo o meu olhar Na indizível verdura Das folhas novas e tenras Onde eu queria saciar A minha longa sede de frescura.
IL GIARDINO
Il giardino è brillante e fiorito, Sulle erbe, tra i fogliami, Il vento passa, sognatore e distratto, Pellegrino di mille pellegrinaggi.
È maggio acre e multicolore, Divorato dal proprio ardore, Che in questa chiara sera di cristallo Avanza attraverso i sentieri Fino ai fantastici scompigli Del mio bene e del mio male.
E portata nel suo balletto Per il giardino deliro e divago, Ora sbirciando curva I giardini del fondo del lago, Ora perdendo il mio sguardo Nell’indicibile verzura Delle foglie nuove e tenere Dove vorrei saziare La mia lunga sete di frescura. [da “Il giardino di Sophia”, Il ramo e la foglia edizioni, traduzione di Roberto Maggiani]
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