Dove vanno le badanti
per Ferragosto?
Sono tutto un tremito per te,
badante, giunta dall'altra
parte del mare,
profumi di fiori d'oriente
la pelle lucida d'ambra.
La memoria oggi non assiste,
i denti sono rimasti nel bicchiere
fra le bolle del cookident.
Dove vanno le badanti
per Ferragosto?
I bottoni davanti sono
sganciati, si erge
il bianco del pannolone.
Al tuo braccio il passo
è sicuro, percorro
il paesaggio quotidiano
del quartiere, di periferia,
nella calda mattina.
Dove vanno le badanti
per Ferragosto?
Suona il cellulare
ti chiamano dall'altra parte
mondo, le parole ballano
su uno strano registro
sei allegra, sei triste
ti ecciti, piangi, urli
premi l'apparecchio
dentro di te, forte forte.
Dove vanno le badanti
per Ferragosto?
La panchina finalmente
di stecche di legno verde,
il giardino è deserto,
gli alberi ci regalano
il fresco dell'ombra.
Mi raggiunge il gatto nero,
sorrido, lo saluto
gli parlo della giornata.
Dove vanno le badanti
per Ferragosto?
E' l'ora del pranzo,
mi solleva dalla panchina,
sono in posizione eretta
lancio in avanti
la gamba sinistra
poi di seguito la destra.
Al tuo braccio scompare
il tremito delle mani.
Roberto Mosi
Firenze, Ferragosto 2016
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