Pubblicato il 12/04/2021 10:51:16
Sonetto 8 Parlano certi uccelli, presi dal Poeta nel paese di Laura e da lui mandati in dono a un amico.
Ai piè de’ colli ove la bellezza vesta prese delle terrene membra pria la Donna, che colui ch’a te n’envia spesso dal sonno lacrimando desta, 4
libere in pace passavam per questa vita mortal, ch’ogni animal desia, senza sospetto di trovar fra via cosa ch’al nostr’andar fosse molesta. 8
Ma del misero stato ove noi semo condotte da la vita altra serena, un sol conforto, e de la morte, avemo, 11
che vendetta è di lui, ch’a ciò ne mena: lo qual in forza altrui presso a l’estremo, riman legato con maggior catena. 14
.....................................
Che colui a te ecc…..: Se mettiamo in ordine parafrasiamo così: La Donna fa destare dal sonno piangendo colui che ci manda a te. Ossia il Petrarca.
E de la morte, avemo ecc…: Parlano gli uccelli: Un sol conforto abbiamo del nostro misero stato e della morte che ci è prossima; e questo conforto è la vendetta che il destino fa sopra colui che è causa della nostra disgrazia: egli è infatti come noi prigioniero d’altri, cioè dell’amore di Laura, ed è legato con catene più dure delle nostre.
Preso all'estremo: Vicino alla morte.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Francesco Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|