Pubblicato il 09/04/2021 14:44:41
Sonetto 5 Il nome della sua donna.
Quando io movo i sospiri a chiamar voi e ‘l nome che nel cor mi scrisse Amore, LAUdando s’incomincia udir di fore il suon de’ primi dolci accenti suoi. 4
Vostro stato REal, ch’encontro poi, raddoppia a l’alta impresa il mio valore: ma, Taci, grida il fin, chè farle onore è d’altri òmeri che da ‘tuoi. 8
Così LAUdare e REverire insegna la voce stessa, pur ch’altri vi chiami, o d’ogni reverenza e d’onor degna: 11
se non che forse Apollo si disdegna ch’a parlar de’ suoi sempre verdi rami lingua mortal presuntuosa vegna. 14
............................................. Laudando:La prima sillaba del vostro nome (Laureta, diminutivo di Laura) è la stessa che la prima sillaba del verbo laudare.
Fore: fuori.
Vostro stato REal: La vostra regale nobile figura.
Ch’encontro: Incontro.
Raddoppia: fa sì che io,lodandovi, pronunci la seconda sillaba (re)del vostro nome. Ma, taci…: ma l’ultima sillaba del vostro nome (ta) m’impone di tacere perché io non son degno di lodarvi.
O d’ogni….: Voi che siete degna.
Apollo: Apollo non vuole che si parli troppo della pianta a lui sacra, il lauro. Molto spesso il Petrarca identifica Laura col lauro.
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