Pubblicato il 08/04/2021 14:40:37
Sonetto 4° Il luogo ove Laura nacque
Quel ch’infinita providenzia ed arte Mostrò nel suo mirabil magistero, che criò questo e quell’altro emispero e mansueto più Giove che Marte, 4 vegnendo in terra a ‘lluminar le carte ch’avean molt’anni già celato il vero, tolse Giovanni dalla rete e Piero, e nel regno del ciel fece lor parte. 8 Di sé nascendo, a Roma non fe’ grazia, a Giudea sì: tanto sovr’ogni stato umiltate essaltar sempre gli piacque. 11 Ed or di picciol borgo un Sol n’ha dato Tal, che natura e ‘l luogo si ringrazia Onde sì bella Donna al mondo nacque. 14 ...................................
Quel: Dio
E mansueto più Giove che Marte: E diede ai diversi pianeti qualità e influssi diversi. Dicevano gli antichi che Giove era un pianeta benigno,Marte crudele e feroce.
A ‘lluminar le carte: ad avverare ciò che era stato detto dai profeti dell’antico testamento.
Tolse Giovanni dalla rete…: Prese Giovanni e Pietro come suoi discepoli togliendoli dal loro mestiere di pescatori.
Di sé: Dio per umiltà volle farsi uomo in un oscuro paese come la Gallilea e non in Roma, prima città del mondo.
Un Sol: Laura.
Onde: dai quali.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Francesco Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|