Pubblicato il 07/04/2021 14:20:18
Sonetto 3° Giorno dell’innamoramento
Era il giorno ch’al sol si scoloraro per la pietà del suo Fattore i rai, quando i’ fui preso, e non me ne guardai, che i be’ vostri occhi, Donna, mi legaro. 4 Tempo non mi parea da far riparo contra colpi d’Amor: però m’andai secur, senza sospetto: onde i miei guai nel commune dolor s’incominciaro. 8 Trovommi Amor del tutto disarmato ed aperta la via per gli occhi al core che di lagrime son fatti uscio e varco. 11 Però, al mio parer, non li fu onore ferir me di saetta in quello stato, a voi armata non mostrar pur l’arco. 14 ....................... Il giorno: Il Venerdì Santo del 1327. Per la pietà del suo Fattore: Per il dolore della morte di Gesù Cristo. Fui preso: M’innamorai. Tempo non mi parea da far riparo: Io credevo che in quel giorno doloroso Amore non avrebbe pensato a esercitar le sue arti. Però m’andai secur: Però stavo tranquillo. Nel commune dolor: In un giorno di dolore per tutta la cristianità. Aperta : Trovò. Me : Disarmato. Pur: Nemmeno
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