Maria Grazia
DONNA
Capelli neri, corvini
figura da Matrona
Quanto, con i tuoi alunni
SEI STATA BUONA...
PAZIENTEMENTE hai sopportato
Quel coacervo di dispetti, di discorsi
mai detti
di intriganze e sospetti.
Quando venivamo ad ascoltarti alle riunioni,
parevi sempre trafelata, scoppiata,
vi era una gran dolcezza e
un entusiasmo folle
le molle per fare bene il tuo lavoro
Sembrava che a star in mezzo a loro
Tra quegli Unni scatenati
TU, FOSSI RICOPERTA D'ORO
Ti abbeverassi alla fonte dell'innocenza
per poi saltare con veemenza
sui materassi della quotidianità...
ed io, seduta su quel banchetto là
in fondo,
avevo il mondo fra le mani,
l'avrei saputo, solo l'indomani!
Ti attendevo, con ansia e
Non avevo l'impressione di dialogare con una docente
sapevi mettere a proprio agio la gente!
Allora eravamo due madri che discorrevano
dei problemi dell'adolescenza dei figli
e poi, Tu, Grazia aggiungevi:"Vedrai fra qualche tempo,
quale cambiamento ci sarà"
Chissà se il Buon Dio ti lascerà
ancora fra noi, a dispensare consigli,
o ti vorrà fra i bianchi gigli dell'Eternità!
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