Dove sei
quando i polpastrelli
vogliono sapere lo spessore della tua pelle
tracciando i confini della tua figura,
quando le mie unghie
vorrebbero suggerire un brivido
in quelle zolle di carne
scolpite dalla bellezza.
Dove posso trovare
il tuo sguardo
quando voglia fare bagni
al chiarore della luce delle emozioni
che da esso trapelano.
Dove posso incontrare
le tue labbra
per assaporare la tua passione
lenta e vitale
che mi inghiotta infine nella frenesia
del sentimento
che si sprigiona dal mio e dal tuo petto.
Dove posso ascoltare
il tuo fiato
accordarsi al ritmo della musica delle sfere
che accompagna i nostri corpi
quando si trovano ad unirsi
sotto questo infinito
decorato dagl'astri.
Dove posso sentire
l’odore della tua pelle e del tuo sudore
quando sei così vicino
da farmi naufragare
nelle onde del piacere.
Dove sei
quando ti sento così vicino
senza averti ancora accanto,
in questo spazio di tempo
in questo tempo nello spazio
che rende vivo il magnetismo anche a distanza
in un brivido che indica
la risalita dell'energia nel mio corpo.
Ascolto tutte le sensazioni che
dall'eco della tua immagine,
delle tue parole e
finanche del tuo silenzio
amplificano la capacità di saperti
identico all'Amore.
Sei l’avvicendarsi
della mia luce con le tue ombre,
delle mie ombre con la tua luce;
la copia speculare della mia personalità,
una frazione della mia anima che traggo da ogni rima,
nascente e sempiterna,
del mio candore con la tua fortezza
della mia dolcezza col tuo vigore:
poesia che si fa udire
in un estatico modo d’essere
della nostra accoppiata;
sei la seconda impronta della mia identità,
altra carne
che ospita la mia stessa
metafisica realtà.
T’amo come il vento fa sentire l’aria,
t’amo come scossa che fa vibrare l'anima:
tu la manifestazione della mia energia nascosta.
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