Pubblicato il 13/03/2010 20:32:57
L'emigrante
Addio splendide acque che bagnar mi videro a Voi affido la speranza perché tornar vorrò.
Addio scoscese montagne di serena quiete maestre a Voi affido la pace perché serbarla saprò.
Addio soffici prati che il mio corpo cullarono a Voi affido l'amore perché scordar non potrò.
Addio struggenti tramonti che il mio cuor commossero a Voi affido la nostalgia perché di ricordi vivrò.
Addio mia dolce famiglia a Te affido il dolore per ciò che era e non è più.
Dalla raccolta "Intorno a me" su www.gianfranco aurilio.it
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