Pubblicato il 23/05/2016 04:15:44
Silenzio. Ritrovo in me la tua piccola ferita, mi sorprendo a ripensarti ancora in un presente dolcissimo,
ancora si presenta un pianto che non può essere nascosto. Adesso il cielo è bianco, bianche sono le mie mani ed io odio il sangue che mi muove, odio il mio orgoglio senza realtà.
Camminavo al tuo fianco su una strada sconosciuta, ricordo d’averti domandato d’essere come onda marina per me, ma non credo d’averlo fatto davvero. Tu hai sorriso fingendo, lasciando il tuo viso al silenzio.
Hai creduto fossero i miei occhi quella traccia marina sulla sabbia e hai lasciato lì la tua voce, per questo, voce di donna, sordo, cupo talento lungo un pensiero profumato. c’è sempre qualcosa di oscuro che si tace per ferire nel buio.
Restai a camminare al tuo fianco, sempre uguale in un mondo di sempre, però dissi spesso, con la gioia nel cuore, che non è sempre stato così: in me c’è una grande stanza bianca. Tu hai sorriso fingendo, hai detto che i sassi non hanno suono.
Ritrovo in me la tua piccola ferita: una volta tu sei stata davvero mia e sei fuggita, ridendo e volando.
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