Pubblicato il 01/05/2016 15:09:38
Fare un Erasmus nel caseggiato
Abbiamo bisogno di tornare ad amare la luce spiluccata giorno per giorno, perché siamo cosparsi di lontananza e scordiamo la vita che scorre appena discosta, il rivo emaciato, la rimessa ostruita, lo spessore di un uomo che arranca e risplende sul pianerottolo, la povera nuca che sale sull’autobus spoglio, il cespo di rose che invita al riscatto l’atroce ringhiera mai tinteggiata.
Abbiamo bisogno di tornare a nuotare accostati, perché il cloro dell’isolamento si nutre di reti rapaci cui manca un affianco. Abbiamo bisogno di tornare a venerare la vita del caseggiato, la vistosa sapienza dei tristi isolati, i faggi contorti in rosse altalene, la zolfatara del cielo che compone epitaffi di pioggia senza smarrire approdi di tavole calde nel mutuo scontrarsi di storie spontanee.
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