Pubblicato il 06/03/2010 10:03:02
“Non invidio l’erba del mio vicino perché non ho un giardino”
Il cielo stanotte era in tumulto. Anche il cuscino piangeva con me pensando a quell’ultimo candido, profumato fiore sulla cima della magnolia stellata. Che ne sarà di lui? Delle pensée multicolori che mi sorridevano gaie oltre la tenda, ad ogni risveglio?
Cessato è il temporale.
Stamani il giardino del vicino smaltisce gocciolando l’inquieta notte. Le viole accasciate sembrano stanche e quel candido fiore se n’è andato col vento.
“Non invidio l’erba del mio vicino perché non ho un giardino”
Dalla tettoia del mio portoncino penzola una catena interrata in un vaso. Un tempo l’edera le teneva compagnia ma un gelido inverno la fece seccare. Morte speranze - credevo - Finché un mattino ai piedi della catena una rigogliosa erba mi ha salutata a cinque petali rosa. Tra le foglie nascondeva una solitaria viola del pensiero. Un bel pensiero! Lo portò il vento…
“Un vaso e una catena non sono un giardino e non invidio l’erba del mio vicino”
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