Chi ti conosce
conosce il flusso nodoso delle vene,
il ristagno nelle caviglie stanche,
il pensoso andare barcollante.
Chi ti conosce
conosce tutti i tormenti e le pene,
le analisi segrete dell’inconscio
le risa mentre dentro piangi,
i silenzi di cui ti compiaci
se del silenzio ti fai scudo.
Chi ti conosce
conosce gli attimi di gioia
mentre t’illumini al buio
e ti commuovi per un ricordo,
quando gli occhi ti brillano
e a parlare non riesci.
Chi ti conosce,
conosce il tuo passo,
sa che al tuo fianco correre non deve,
sa che il tempo ti ha negato
un grumo di felicità,
ma sa che con le unghie tingi di rosso
le spalle della montagna
e ti aggrappi alle sue ferite
per non ruzzolare via.
Chi ti conosce
sa che di nuovo scivolerai,
ma che ti rialzerai
trascinando il peso delle lacrime
e un fardello sempre..
sempre più grande.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Tania Scavolini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.