Pubblicato il 22/04/2016 08:22:07
A Dio che non ascolta il dolore umano perdono chiedo nelle notti trascorse a fissare fantasmi muti lungo i muri strisciare.
Perdono imploro per tutti i morti in fuga da guerra e fame or nell’urna del nostro mare, un tempo di popoli culla, sepolcro senza nome, tomba ignorata senza consolazione.
C’è chi piange, urla e geme e chi una preghiera eleva al cielo, fasciato da talare bianca di pace. C’è chi tace chiuso nel bozzolo d’un egoismo rapace.
A Dio perdono imploro per tutte le anime pure, povere creature in balia del fato: per tanta empietà non c’è soluzione, non c’è ragione.
Dio tace e ignora le sue creature, l’un contro l’altra armata, cannibali di poche ore di vita. Dio non ascolta e tace e il male non dipana, pur se una prece mi conforta ognora.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franca Colozzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|